Aprire un’azienda e mettersi in proprio è sicuramente uno dei principali sogni di molti italiani.
Di certo, fare impresa è un’attività che fa parte della tradizione italiana: questo lo dimostrano i dati riguardanti il primo trimestre del 2023, il quale si conferma essere davvero molto positivo per l’attività imprenditoriale.
Al 30 marzo, il numero complessivo delle imprese attive sul territorio italiano è superiore alle 300.000, con una crescita dell’1,5% rispetto all’anno scorso.
Nello specifico, il settore produttivo è quello che appare più in positivo, con oltre 200.000 imprese appartenenti a tale ambito ad oggi attive e con una crescita del 2,5% rispetto al primo trimestre del 2022.
Ma cosa serve per aprire un’azienda nel 2023?
Vediamolo insieme in questo articolo.
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Gli aspetti da considerare
Per aprire un’impresa in Italia bisogna seguire un lungo iter burocratico, ma prima di avviare l’intera pratica è indispensabile avere chiari in mente alcuni aspetti molto importanti.
Idea di Business
Innanzitutto, è fondamentale l’idea di business, ossia il target e gli obiettivi ai quali mira l’impresa, come una soluzione ben determinata, un singolo prodotto o servizio da mettere a disposizione della clientela.
Una volta individuata l’idea di business, è necessario analizzarla e validarla, ossia verificare che quella strategia possa realmente soddisfare le aspettative dei clienti senza che essi sprechino risorse economiche o in termini di tempo.
Business Plan
Il secondo step è stabilire un business plan, ossia un piano che preveda la crescita dell’impresa tenendo conto della concorrenza e delle risorse finanziarie che si hanno a disposizione. In questo, è importante analizzare il mercato di riferimento nel quale si vuole entrare con la propria azienda per comprendere quali sono i competitor e come si muovono in questo campo.
Esistono, a questo scopo, diversi portali online che permettono di svolgere questa operazione, come iCribis, che offre agli imprenditori la possibilità di consultare i report rating delle aziende d’interesse per come si come comportano i competitor.
Marketing
Inoltre, è fondamentale redigere una strategia di acquisizione clienti, da pianificare con estrema attenzione per adattare il più possibile i propri canali di comunicazione e il linguaggio utilizzato al target di riferimento.
Esempi possono prevedere la scelta di sfruttare campagne pubblicitarie su tv, stampa, social media, utilizzo di email e sms marketing, vendita diretta telefonica o porta a porta, con strategie su misura per singolo canale o tipologia di target.
Forma Giuridica
Infine, è indispensabile selezionare la forma giuridica dell’impresa, scegliendo tra:
- la S.N.C. (Società in Nome Collettivo), la quale deve integrare la registrazione di un atto all’Ufficio delle Imprese dove vengono indicate la ragione sociale, la durata della società, l’oggetto sociale, l’indicazione della sede e dei soci e altri parametri importanti;
- la S.R.L. (Società a Responsabilità Limitata), la quale prevede l’uso di obbligazioni sociali mediante il proprio patrimonio;
- la S.P.A. (Società Per Azioni), che gode di autonomia patrimoniale;
- la S.A.S. (Società in Accomandita Semplice);
- la Cooperativa, tipologia di impresa a capitale variabile che deve contenere almeno 9 soci.
I Requisiti e i Costi da Sostenere
Per aprire un’impresa è necessario soddisfare dei requisiti indispensabili.
Tra di essi figura innanzitutto l’apertura di una partita IVA, nonché l’iscrizione al Registro delle Imprese, la comunicazione degli atti alla Camera di Commercio, l’apertura di posizioni previdenziali all’INAIL e all’INPS e, infine, l’inoltro della SCIA al comune di riferimento.
Che dire dei costi?
Le spese da sostenere variano molto in base alle proprie esigenze e all’idea di business; in linea generale, potrebbe essere necessario stanziare una cifra che sfiori le decine di migliaia di euro per l’eventuale acquisto di un immobile, l’allacciamento delle utenze o la creazione del prodotto o del servizio da destinare alla clientela.