E se potessi finalmente lasciare il lavoro da dipendente o smettere di cercarlo per iniziare a lavorare online, nel campo della tua passione, senza nessun capo a cui rendere conto?
Non ti sto dicendo che è facile, ma che si può fare e che molte persone ci stanno riuscendo anche in Italia, partendo con pochi soldi e senza calci nel sedere!
Oggi ne vediamo un esempio nell’intervista a Stefano Mini, blogger autore di MindCheats.net, uno dei principali blog italiani sulla crescita personale.
Stefano ha iniziato il suo blog per passione, ma oggi è diventato un lavoro a tempo pieno che lo fa guadagnare più del lavoro da dipendente e gli permette di lavorare dalle Canarie e viaggiando..
Tra le sue guide di maggior successo, Stefano ha realizzato Obiettivo Lavoro (manuale pratico per trovare lavoro) e Inglese Dinamico (corso per diventare inglese in poco tempo fluente divertendoti).
Sei curioso di conoscere la sua storia e i suoi consigli preziosi?
Scopriamoli nell’intervista..
Come Inventarsi un Lavoro Online, lasciando quello da dipendente! [Intervista a Stefano Mini di Mindcheats.net]
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Ciao Stefano, la community di Lavora Con Noi Italia ti saluta: presentati pure! 😉
Ciao a tutti. 🙂 Mi chiamo Stefano Mini, e ho iniziato la mia carriera online come blogger su Mindcheats.net.
All’epoca non sapevo niente di questa cosa che si chiama “internet marketing”, ero un giovane con tante speranze ma poche competenze!
Con il tempo il blog si è evoluto fino a diventare uno dei punti di riferimento in Italia nel settore della crescita personale, e continua a darmi soddisfazioni.
Nell’estate del 2013 ho scelto di lasciare il mio ultimo lavoro “fisico” e dedicarmi al 100% alla crescita della mia attività online, una scelta che ad anni di distanza considero una delle migliori che abbia mai fatto.
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Oggi hai un blog molto conosciuto e affermato, ma come è stato l’inizio e come sei arrivato al successo?
Guarda, ti dirò un segreto: ho iniziato il mio blog perché ero uno studente universitario e la sera mi avanzava un po’ di tempo libero.
Visto che mi è sempre piaciuta la crescita personale e le strategie per avere successo personale e vivere meglio, ho deciso di aprire un blog sull’argomento per piacere personale.
Ed è proprio qui che ci vedo la lezione più importante: se apri un’attività perché ti piace, ti appassiona, allora le possibilità di avere successo si impennano.
L’attività vera e propria l’ho aperta solo a metà 2013, quando il mio primo corso Inglese Dinamico ha avuto un successo inaspettato e ha creato un flusso stabile di entrate, abbastanza da permettermi di lasciare il mio lavoro in Inghilterra.
Ho preso questa decisione perché il mio obiettivo più grande è sempre stato quello di crearmi un lavoro flessibile, che non fosse un ostacolo per le mie passioni e mi permettesse di viaggiare: qui il lavoro online regna supremo.
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Abbiamo parlato del tuo successo, ma non sempre le cose vanno bene. Le persone oggi hanno molta paura di fallire e per questo non provano neanche a cercare il proprio successo. Tu cosa ne pensi?
Ma naturalmente, l’unico modo per non fallire è non provare nemmeno a fare qualcosa che vada oltre la propria zona di comfort.
Anzi, non fallire mai significa non fare proprio niente. Perché qualsiasi tentativo di migliorare, grande o piccolo che sia, si porta dietro una serie di difficoltà che vanno superate. L’unico modo per farlo è provare, imparare, e riprovare finché non si trova la strada giusta.
Guarda, la mia teoria è sempre stata quella della crescita costante: piccoli passettini, senza grandi fallimenti.
Una capacità che finora sono riuscito ad esercitare è stata quella di sterzare lontano dai disastri quando sentivo puzza di bruciato, e questo mi ha salvato parecchie volte.
Io non credo che sia come nei film, o come in certe biografie che leggi, dove più vai a raschiare il fondo e più avrai successo nella vita.
Per diventare un imprenditore di successo non devi arrivare al punto di chiedere la carità sotto al portone del duomo.
Di fallimenti ne ho avuti anch’io come tutti, ma nulla di epocale: un paio di start-up morte ancora prima di fare il primo cliente, un corso al quale ho dedicato un anno della mia vita che è rimasto sullo scaffale virtuale, cose così.
Ma per fortuna, per il momento non ho storie di fallimenti sul lato business che meritano un intero paragrafo. E spero tanto di continuare così ancora per tanto, tanto tempo. 😉
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Oggi sul web si trovano migliaia di corsi e di venditori che promettono facili guadagni sul web: ma è tutto vero? E’ davvero facile o no?
Ora vivo a Gran Canaria, un posto dove troppe migliaia di italiani si trasferiscono per cambiare vita. Una percentuale preoccupante di questi decide di cambiare vita con l’idea “geniale” di aprire un bar/pizzeria/ristorante italiano, che puntualmente va in bancarotta dopo tre mesi.
La stessa cosa mi capita di vedere online: persone che si auto-definiscono imprenditori del web, senza capire bene né cosa sia un imprenditore, né cosa sia il web. Con la differenza che mettere in piedi un sito internet costa meno di un negozio fisico, quindi la barriera per entrare è più bassa.
Fisica o online che sia, un’attività è sempre un’attività e deve essere gestita come tale. Non è facile, richiede tempo e capacità.
È un lavoro a tempo pieno e deve essere trattato come merita, solo allora ti darà delle grandi soddisfazioni. Ma soprattutto, se vuoi fare l’imprenditore, devi studiare per diventarlo.
Io, pur con una laurea in economia alle spalle (che ha aiutato e continua ad aiutare parecchio), investo migliaia di euro ogni anno per la mia formazione professionale.
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Tu oggi sei un imprenditore e probabilmente hai dei collaboratori che lavorano per te. Quali sono i 3 criteri che utilizzi per scegliere la persona da assumere? Quali sono le cose che invece ti fanno assolutamente escludere dei candidati?
Per me la cosa più importante è la fiducia. Quando mi fido di un collaboratore, il resto viene di conseguenza ed è tutto più facile.
Secondo, e questo è importante soprattutto per un’azienda piccola con poco personale, la mentalità deve essere allineata con la cultura aziendale. Un dipendente non deve per forza pensare come me, anzi il bello è proprio quello di mettere insieme idee e risorse diverse per contribuire alla crescita, ma mentalità troppo diverse creano attrito e non servono a nessuno.
Il terzo criterio è più per l’imprenditore che per il dipendente: mi serve veramente un dipendente?
A me sembrava una cosa logica, ma visto che poche persone applicano il concetto, lo ribadisco: un dipendente va assunto quando genera più risorse di quelle che occupa. In altre parole: quando ti fa guadagnare di più di quello che costa, sia in termini di tempo che di soldi.
Quello che ho notato, nelle realtà imprenditoriali online, è che c’è un certo astio nell’uso dei dipendenti: in realtà sono un investimento come un altro, come quello che potrebbe essere per un autoresponder.
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Cosa ne pensi del Curriculum Vitae: secondo te è indispensabile per trovare lavoro?
Io non ho mai letto il CV di nessuna delle persone che ho assunto, perché penso sia uno strumento antiquato che ha fatto il suo tempo ed esistano sistemi di valutazione migliori. In più sono poche le persone in grado di compilare un CV di qualità, quindi lo salto a piè pari. Può essere un utile riassunto, ma nulla più.
Quello che invece mi piace fare, è creare una serie di passaggi e test che il candidato deve completare, fatti apposta per valutare le bravura nelle aree specifiche che mi interessano per quella posizione. Ma a parte questo, se un candidato mi fa qualcosa di diverso che attira la mia attenzione, ha molte più possibilità.
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Quali sono, secondo te, i 3 segreti per avere la meglio nel trovare lavoro oggi?
Primo, specializzarsi: prendi una nicchia, e diventa il migliore. E quando dico il migliore non intendo bravo, intendo il migliore. È inutile essere bravino a fare un milione di cose, basta saperne fare una ma diventare il migliore a farla.
Secondo, avere le idee chiare: per diventare il migliore devi formarti, e la formazione richiede tempo. Qualsiasi attività complessa che richiede tempo richiede anche una buona preparazione e pianificazione, che a loro volta hanno bisogno di una persona con le idee chiare a monte.
Terzo, prepararsi. Come tutte le cose di questo mondo, anche cercare lavoro e crearsi una carriera è un’arte che può essere appresa con lo studio e il tempo.
Ma visto che nessuno ci si dedica, basta poco per risaltare e attirare datori come api al miele.
Non è un caso che le persone che hanno letto il mio Obiettivo Lavoro (e ne abbiano applicato i consigli) siano ormai tutte assunte: il sistema che usi per la ricerca fa una differenza immensa.
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Cosa vorresti dire a chi vuole inventarsi un lavoro e aprire un’attività online?
A chi vuole aprire un’attività, consiglio prima di tutto di imparare come si fa.
Per quanto romantico sia, la via del “segui i tuoi sogni finché non si realizzano” funziona nel mondo delle fate. Visto che richiede comunque un certo investimento, sapere come farlo fruttare è indispensabile. Ho visto troppi bar aperti da sognatori sulla spiaggia andare in bancarotta nel primo anno di attività per consigliare di buttarsi.
Avere la mentalità giusta aiuta, certo. La sopracitata capacità di rialzarsi dai fallimenti, e vederli piuttosto come un’occasione per crescere e migliorare. Ma se uno vuole fare l’imprenditore prima di tutto deve… Beh, diventare un imprenditore. 😉
Conclusioni
La determinazione di Stefano ha consentito di realizzare il suo sogno di lavorare viaggiando con un’attività online nel campo della sua passione.
Il suo sogno è anche il mio, con il blog Lavora Con Noi Italia, ma potrebbe essere anche il tuo..
Se vuoi scoprire di più sulla sua storia, sul suo blog e sulle sue strategie di crescita personale, visita il suo blog Mindcheats.net.
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Un caro abbraccio
S
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