Il titolo di questo articolo può sembrare provocatorio…
Beh, è vero, ormai la nostra cultura è totalmente basata sul concetto di lavorare in modo organizzato, schedulato, serrato per ottenere risultati, riducendo al minimo le pause e i tempi morti (al massimo 2 o 3 pause caffè) e programmando più appuntamenti, meeting, obiettivi possibili nel minor tempo a disposizione.
A chi non è mai capitato di sentirsi in colpa quando ci si prende una pausa un po’ più lunga del solito?
Agli imprenditori e i capi in generale capita di sentirsi in colpa per il fatto di togliere tempo alla realizzazione dei propri obiettivi, così come ai lavoratori dipendenti che hanno anche la giustificata paura di sentirsi giudicati come “fannulloni”.
E se tutto questo fosse superato o quasi?
Il lavoro a ritmo serrato, organizzato, schedulato non è certo nato con la nascita del genere umano, bensì è nato con le prime rivoluzioni industriali, dove il ritmo scandito dalle macchine, dalle fabbriche, dai computer ci ha trasformati in pseudo-robot.
Forse, ci siamo dimenticati che la nostra natura non è quella di essere macchine comandate da continue routine, abitudini meccaniche e processi serrati, bensì di essere degli esseri pensanti, creativi e in grado di creare nuove idee e soluzioni.
Filosofia pura? Assolutamente no, vediamo alcuni esempi pratici…
Imprese: Fare Nulla è Importante Come Schedulare Impegni di Lavoro
Spazio Bianco Quotidiano in Agenda: L’Esempio di Jeff Weiner, CEO Linkedin
É così, nel titolo del suo post “The importance of scheduling nothing” (L’importanza di non schedulare niente) l’amministratore delegato di Linkedin Jeff Weiner.
Jeff è consapevole che l’evoluzione tecnologica e del management imprenditoriale necessita del tempo, di creatività e di innovazione.
Così ha preso l’abitudine di lasciare la sua agenda vuota per 90 minuti o 2 ore al giorno, in cui può aggiornarsi sulle notizie tecnologiche, pensare a nuove idee e soluzioni per la propria azienda, rinunciando alla partecipazioni di meeting e altri appuntamenti di routine.
20% del Tempo Libero: L’Esempio di Google
Famosa è da anni ormai l’iniziativa di Google che concede il 20% del tempo lavorativo libero per iniziative personali e idee creative utili a creare nuovi progetti aziendali.
Sembra che servizi come Gmail, Adsense e Google News, che hanno reso Google miliardaria, siano nati proprio durante questi tempi liberi.
Spendere 2/3 dell’Orario di Lavoro Facendo Nulla: L’Esempio Clamoroso dei Danesi
Forse non saranno proprio due terzi, come si dice nell’articolo pubblicato dall’autorevole sito americano Entrepreneur.com, ma pare che in Danimarca abbiano ridotto al minimo le attività di analisi, reporting, meeting e progetti.
Nell’articolo si evidenzia come la maggior parte delle idee, analisi, report, progetti, meeting siano del tutto inutili e creano solamente un sovraccarico di informazioni, attività, tempi, azioni che non portano da nessuna parte.
In diversi Paesi occidentali ci sono aziende che hanno ridotto le giornate lavorative settimanali da 5 a 4, migliorando i propri risultati.
Conclusioni
La produttività è legata al tempo impiegato nel lavoro? Più lavori più ottieni risultati?
La risposta non è sempre sì: ovviamente ci sono ambiti dove è necessario rispettare rigidi tempi, ritmi, ecc.. Pensiamo ad esempio agli atleti e alle catene di montaggio.
Chi dice, però, che chi si allena di più avrà sicuramente la meglio? Ormai i coach degli atleti sono molto preparati anche dal punto di vista mentale, dunque, non è importante solo allenare il corpo, ma anche la mente e i tempi liberi possono aiutare e molto.
Cosa succederà con l’avvento dell’industria e del lavoro 4.0? I lavoratori non dovranno più essere costantemente presenti tutti insieme alla catena di montaggio, dove ci saranno robot e macchine automatizzati. E quei lavoratori non per forza saranno lasciati a casa: potranno guidare e monitorare la catena dai propri computer e tablet, avranno maggiore tempo a disposizione per portare nuove idee e soluzioni.
Ma i tempi morti e i tempi liberi ci sono già, quando si torna la sera a casa o durante il weekend o nelle vacanze, che senso ha averne altri?
Se ti fai questa domanda, permettimi di dire che sei un po’ presuntuoso: i tempi di vacanza o riposo servono per riposarsi, per dedicarsi a famiglia, amici, hobby.
Diverso è avere del tempo libero a lavoro, dove nel più semplice dei casi si può aprire Google per trovare nuove informazioni, idee, soluzioni, ecc..
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