Stai inviando centinaia di curriculum e ricevi il nulla, solo il silenzio e zero risposte?
Beh… allora sappi che non sei il solo, non lo sei mai stato e mai lo sarai.
E questo non accade solo in Italia, ma in tutto il mondo! Ok?
Fattene una ragione: non esiste un mondo dove scegli un annuncio di lavoro che ti piace, carichi il tuo (noioso) cv lo invii e con un click vieni subito chiamato e riempito di soldi…
Con l’era dei social ci siamo abituati alla gratificazione facile ed istantanea, mentre la ricerca di lavoro rimane un’attività che richiede tempo, preparazione e la giusta mentalità!
Concentriamoci proprio sulla mentalità: dopo i primi rifiuti, molte persone inizierebbero a deprimersi e a perdere di volontà e persistenza.
Eppure ci sono casi in cui si ricevono diverse centinaia di rifiuti, che poi si trasformano in successo.
Prendiamo ad esempio questo post dal sito americano Entrepreneur.com.
L’autore, plurilaureato e qualificato in business e ingegneria (ambiti ritenuti non difficili per la ricerca lavoro), ci spiega di come abbia inviato 526 curriculum per altrettante offerte di lavoro, ottenendo solo rifiuti.
Eppure non si è perso d’animo ed è riuscito ad ottenere ciò che voleva: un lavoro. Un lavoro che si è creato da solo, creando un magazine per aiutare anche altri studenti e persone alla ricerca di lavoro, che ha riscosso subito molto successo.
Ecco alcuni consigli efficaci estrapolati dal suo post…
Invio Centinaia di Curriculum e Ricevo Zero Risposte: Come Rimediare
1. Assumiti le responsabilità di ciò che sta accadendo
Dare la colpa all’economia, ai politici, ai genitori, al marito o alla moglie, al fidanzato o alla fidanzata, ai figli non serve a nulla.
Può darsi che la colpa sia anche loro, ma alla fine la soluzione per te stesso devi trovarla tu e devi concentrarti su ciò che puoi migliorare, non su ciò che non puoi cambiare.
Cambiare la ricerca di lavoro in altro ruolo, settore, area geografica, stato nazionale, fare corsi di formazione, avviare nuovi progetti: meglio dedicarsi a tutto ciò invece che lamentarsi del resto.
2. Non prendere il fallimento come un fatto personale
Ormai lo sanno anche gli asini, grazie al web, che tutti falliscono continuamente e quotidianamente.
Non capita solo a te e quello che puoi fare è capire dove stanno gli errori e correggerli giorno per giorno.
3. Vai fuori dalla comfort zone
Anche questa storia della “zona di comfort” l’avrai letta in tanti manuali, libri, post motivazionali e bla bla bla…
Il problema è che l’era dei social potrebbe fare l’effetto contrario: se stiamo tutto il giorno davanti a pc e smartphone si diventa tutti capaci a parlare solo davanti a una tastiera, dietro allo schermo, comodi sulla sedia in totale comfort!
Meglio uscire fuori, fare cose nuove, conoscere nuove persone e nuove attività che possono portarci a lavori e progetti di business nuovi.
Sul campo si fa esperienza, si affrontano cose nuove e si impara, migliorando anche le proprie capacità e il proprio cv.
4. Frequenta le persone giuste
Anche questa non è nuova eh?
Migliorerei la frase con: frequenta le persone giuste nel business!
Se devi fare affari è ovvio che devi confrontarti con persone che hanno obiettivi simili ai tuoi. Se sei positivo non metterti con chi è negativo, se sei ambizioso cerca partner ambiziosi.
Nel tempo libero, però, le persone giuste da frequentare dovrebbero essere quelle a te più care e viceversa quelle per cui tu sei più importante.
5. Non devi fare le cose che ami, ma le cose che fanno diventare il tuo sogno una realtà
E qui sembrerebbe esserci un contrordine: “Non fare ciò che ami!”.
Sì, è ovvio che devi puntare a fare un lavoro che ami, ma di certo non è possibile che da domani tutti possano permettersi di lavorare un minuto al giorno e viaggiare il resto del tempo, in vacanza per 365 giorni l’anno.
Sono sicuro che sarebbe il sogno di tutti quello di smettere di lavorare per sempre, ma è impensabile, almeno per chi fino ad ora ha solo studiato o lavorato e non ha eredità o lotterie vinte in bacheca.
Qualsiasi imprenditore di successo continua a lavorare e duramente. Anche coloro che professano stili di vita da “lavorare viaggiando” sono ovviamente dei gran lavoratori e possono iniziare a viaggiare solo dopo aver lavorato duramente.
E questo lavoro duro che cos’è? Di sicuro non è il più bel lavoro che per miracolo ci viene dato senza motivo, bensì si tratta del lavoro che troviamo come opportunità anche se ciò non ci piace e non è l’ideale per noi.
Dunque, non possiamo fare sempre ciò che amiamo, dobbiamo adeguarci a quello che ci riserva l’opportunità (che va comunque sempre coltivata e creata) e che ci consente di crearci nuove opportunità secondo i nostri sogni.
Conclusioni
Con questi consigli ti auguriamo una buona ricerca lavoro.
E se ti capita di inviare altri cento cv e di ricevere altrettanti rifiuti, potrai sempre tornare a rileggere questo post e ripartire (cercando di cambiare qualcosa e di migliorare).
Immagine Social Media Manager Ad Job da geralt – Pixabay.com