Immagina di smettere di cercare lavoro o di licenziarti dall’oggi al domani per iniziare a lavorare viaggiando, anche da solo!
Per te è un sogno o una realtà? Una cosa impossibile o fattibile?
Sicuramente, per chi non lo ha mai fatto, la risposta è molto complicata. Mi aspetto un gran numero di: “Ma lascia perdere!”.
Però, chiediamo anche a chi l’ha fatto veramente: Diana Bancale, fondatrice del blog In Viaggio da Sola.
Come testimoniato nell’articolo di Huffington Post, Diana ha lasciato il posto fisso, licenziandosi a 32 anni per iniziare a viaggiare e a lavorare come blogger.
Oggi voglio intervistarla anche io, per condividere con chi cerca lavoro, chi vuole fare esperienze simili, chi vuole affacciarsi alle nuove professioni del digital, non solo i lati positivi, ma anche le difficoltà di questi nuovi lavori…
Ascoltiamo i consigli di Diana…
Lavorare Viaggiando, da Soli: Si Può? [Intervista a Diana Bancale di In Viaggio da Sola]
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Ciao Diana, un saluto dalla community di Lavora Con Noi Italia. Molte persone ameranno ciò che fai, molte ti invidieranno, molte saranno perplesse. Insomma, lavorare viaggiando in libertà è solo un sogno o una realtà?
Buongiorno a voi!
Per me è il sogno di una vita che diventa realtà. Lavoro come freelance nel mondo dei viaggi e della comunicazione web e ho quindi la libertà per poter gestire i viaggi, che sono la mia passione, nel modo che voglio.
Credo che il fatto di lavorare come lavoratore autonomo anziché dipendente, sia stato nel mio caso il vero salto di qualità.
Aver scelto un settore che mi permette di viaggiare molto, ha fatto poi il resto.
Però attenzione: è un lavoro bellissimo ma è pur sempre un lavoro.
Non sono mica stesa su un’amaca alle Seychelles tutti i giorni!
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Appunto… Come Pensavo. Molti siti, blog, giornali dipingono subito la parte più bella del tuo lavoro e della tua esperienza. Io voglio fare l’anticonformista: raccontaci di più sulla parte difficile del tuo lavoro: sei veramente libera o devi comunque rispettare dei contratti con relative scadenze dei clienti? L’essere sempre in viaggio ti permette comunque di avere relazioni stabili professionali, di amicizia, sentimentali? Prima avevi un lavoro tradizionale da dipendente: il passaggio da stabilità di stipendio mensile all’instabilità e incertezza insita nell’attività indipendente per te è facile da gestire?
Sono libera nel senso che faccio finalmente quello che mi piace e lavoro per me.
Anche in questo lavoro però ci sono i committenti che hanno richieste, aspettative e tempi da rispettare.
Ci sono i pagamenti da sollecitare e ci sono anche i mesi in cui il guadagno è la metà di quello del periodo precedente. È tutto imprevedibile.
Se con il lavoro da dipendente potevo permettermi di dare fondo alla mia carta di credito, sapendo che il mese dopo avrei avuto lo stesso stipendio, adesso non posso più.
Sono molto più oculata con le spese superflue. Il vantaggio è però che essendo il mio lavoro, viaggio e sono pagata per questo.
Non sono gli stessi viaggi spensierati di quando vai in vacanza.
Sei sempre con il telefono in mano, l’agenda per scrivere, il computer per editare e rivedere foto e articoli…
E poi ci sono i social media, che curo per i clienti.
Anche in questo caso sette giorni su sette devi essere reperibile e sempre attiva per controllare il telefono e quello che succede in rete.
Insomma, non si stacca mai!
Per quanto riguarda le relazioni, sono sempre stata una persona molto indipendente, fin da bambina.
Chi mi vuole bene lo sa e accetta il fatto di vedermi magari meno di prima.
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Abbiamo accennato al tuo “grande passaggio” da dipendente a indipendente. Ci spieghi bene come è avvenuto è cosa ha comportato nella tua vita? Molti lettori potrebbero trovarsi nello stato in cui eri tu all’epoca: che cosa vorresti dire loro?
È un passaggio che era nella mia mente ormai da anni.
Ma non perché non mi piacesse il mio lavoro in sé. Erano i limiti del lavoro dipendente e i vincoli troppo pressanti a starmi stretti.
Ho cercato di fare le cose un passo alla volta.
Mi sono iscritta a un corso mentre ancora lavoravo, e aperto il blog a tempo perso. Poi mi sono iscritta al master appena ho lasciato il lavoro.
Fatto uno stage subito dopo e iniziato a lavorare come social media manager per amici e conoscenti.
Con più tempo a disposizione ho curato meglio il blog e piano piano sono arrivati i primi lavori anche con questo.
L’unica cosa che consiglio sempre è quella di studiare, prepararsi al cambiamento e avere pronto un piano B nel caso in cui le cose non vadano come si sperava!
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Un piano B serve se le cose vanno male, ma ora finalmente possiamo approfondire sulle cose belle della tua nuova esperienza lavorativa! Raccontaci un po’ com’è la tua giornata di lavoro “tipo”.
Dipende molto dai clienti che ho in un dato periodo e dai viaggi che ho in programma.
Quando sono a casa mi sveglio verso le 8, caffè alla vaniglia e accendo il computer per controllare e-mail e social (miei e dei clienti).
Porto giù la mia cagnolina e poi inizio a scrivere e produrre contenuti web per il mio sito e eventuali committenti.
Vado in palestra per staccare un po’ e poi continuo a lavorare fino alle 20.30 circa.
Dopo, esco con amiche o guardo un telefilm con il mio fidanzato e il cane.
Quando sono in viaggio invece sono praticamente sempre con telefono alla mano per aggiornare i social, fare foto e scrivere post.
La sera in hotel, il lavoro continua al computer.
È bello perché vedi tanti posti nuovi, ma come potete capire non è sempre rilassante.
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E nello specifico delle tue attività, chi sono i tuoi clienti? Come guadagni?
I miei clienti del lavoro di social media manager sono aziende di tutti i tipi, che mi chiedono di curare loro la comunicazione sui canali social.
Per quanto riguarda il blog invece sono di solito brand legati al mondo dei viaggi, interessati alla promozione sul mio sito.
Oppure ancora agenzie di comunicazione, enti del turismo o tour operator che mi chiedono di raccontare sui miei canali una determinata destinazione.
Poi ci sono siti di viaggio per i quali scrivo articoli, ovviamente retribuiti.
(Se vuoi lavorare con Diana, scopri cosa può fare per te e cosa si dice su di lei nel web!).
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Il tuo blog è rivolto prevalentemente al mondo femminile: quali sono 3 consigli che daresti a una giovane ragazza che non trova lavoro? E 3 consigli per una donna con esperienza, ma che vuole cambiare vita e lavoro?
Specializzarsi in qualcosa per me è stata la chiave e questo sono riuscita a farlo tramite lo studio.
Quindi cercare prima di tutto di capire cosa si vuole fare e come e da lì documentarsi, approfondire e cercare di diventare esperti in materia.
Non scoraggiarsi alle prime difficoltà, che ci sono in tutti i campi.
Soprattutto però vorrei dire una cosa, perché per me è sempre stato un limite che credevo insormontabile.
L’età non è un limite, toglietevi dalla testa di essere troppo giovani o troppo grandi per cambiare vita.
Ho sprecato così tante opportunità per l’inutile pensiero di essere ormai troppo “vecchia” e adesso mi rendo conto di quanto questo fosse assurdo.
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Quali sono le 3 mete preferite dei tuoi viaggi e perché?
Miami, Lisbona, Seychelles.
Miami la amo perché città di mare, viva e folle.
Lisbona per il suo fascino decadente e per i suoi quartieri e le Seychelles perché un mare così bello non lo ho mai visto da nessun’altra parte.
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Hai altri progetti per il futuro?
Voglio continuare a specializzarmi nel settore della comunicazione web e contemporaneamente cercare di far crescere il mio blog e renderlo un brand vero e proprio.
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Siamo alla fine e vorrei chiederti una volta per tutte: “Perché viaggiare da soli?”
Perché non hai vincoli, decidi tu come gestire il tuo tempo, cosa fare e cosa vedere.
Perché ti rende più forte e indipendente e aiuta anche molto l’autostima!
Conclusioni
Ti sta venendo voglia di viaggiare? Cosa ne pensi di lavorare come blogger di viaggi? (Negli U.S.A. i blogger “viaggiatori” sono già molti e guadagnano molto bene…).
Si tratta comunque di un’attività indipendente a tutti gli effetti, di reinventarsi il lavoro in proprio.
Se vuoi sapere di più su Diana e la sua attività, leggi la sua pagina About Me. Se ti interessa seguire i suoi racconti di viaggio, puoi seguire il blog www.inviaggiodasola.com!
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