Stai per scoprire degli utilissimi consigli e delle testimonianze che ti potranno seriamente aiutare nel trovare lavoro all’estero e, nello specifico, in Irlanda!
Uno dei paesi che sta ospitando il maggior numero di cervelli in fuga italiani, infatti, è sicuramente il paese del quadrifoglio..
Questo stato Europeo oggi, è un punto strategico d’investimento per le aziende multinazionali, considerata la tassazione molto bassa rispetto al resto d’Europa.
Infatti, molte multinazionali stabiliscono proprio la sede europea della propria azienda a Dublino, concentrandovi anche le risorse umane e i team dedicati al servizio dei Paesi locali (tra cui appunto anche l’Italia).
Inoltre, l’Irlanda è anche il paese dove io ho vissuto e lavorato per circa un anno, proprio presso una multinazionale IT.
Per tutti questi motivi, ho deciso di dedicare un articolo su come trovare lavoro in Irlanda, intervistando Mario, un amico che ormai in Irlanda ci vive e lavora da molti anni.
Scopriamo subito i consigli di Mario per trovare un lavoro in Irlanda..
Come Trovare Lavoro in Irlanda: Intervista a Mario Russo
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Ciao Mario, innanzitutto un saluto dalla community di Lavora Con Noi Italia. Vuoi spiegarci di cosa ti occupi oggi e che posizione lavorativa e tipo di contratto ricopri?
Ciao a tutti! La mia posizione attuale e’ Senior IT Architect and Linux Subject Matter Expert per IBM.
In breve, mi occupo di architetture informatiche. In particoalre datacenter virtualizzati (VmWare) e sistemi ad alta affidabilita’ basati su linux e unix.
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Prima di andare all’estero, ti sei laureato e hai iniziato a lavorare in Italia. Ci descrivi brevemente la tua formazione e la tua esperienza italiana? Come e quando sei arrivato alla decisione di andare via dall’Italia e perché hai scelto proprio l’Irlanda?
Mi sono laureato a “Roma Tor Vergata” in ingegneria informatica (vecchio ordinamento).
Ho iniziato subito a lavorare a Roma prima presso un’azienda di sviluppo software, poi presso una parastatale che si occupava di integrare i sistemi informatici per enti pubblici.
Diciamo che l’idea di andare all’estero e’ maturata durante la fase lavorativa italiana.
In particolare, non gradivo molto il modo di lavorare e di “progredire” nelle azinede italiane.
Ad esempio, ho vissuto un modo di approccio al lavoro confusionale, basato piu’ su “urla e proclami” piuttosto che su un’attiviata’ programmata del lavoro.
Ricordo lunghi periodi in cui si faceva poco e niente, per poi concentrate tutto in pochissimi giorni, il che risultava in giorni lavorativi da 18 e passa ore (ovviamente straordinari non pagati), corse per la consegna, errori all’ultimo minuto/secondo ecc. ecc..
Questo “elastico” incrementava notevolmente il livello di stress, anche perche’ lo sforzo messo in atto non veniva affatto corrisposto in progresso di carriera.
Durante il periodo di lavoro a Roma, ho avuto modo di collaborare con aziende estere, in particolare a Monaco di Baviera, ed ho notato fin da subito un approccio lavorativo totalmente diverso.
Cosi’ decisi di trovare lavoro all’estero. La mia prima scelta fu la Germania, ma infine, per una questione piu’ personale che professionale, ho optato per l’Irlanda.
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Come hai fatto a trovare il primo lavoro in Irlanda?
Il primo lavoro in Irlanda l’ho trovato dall’Italia mentre stavo ancora lavorando.
Premetto che trovare lavoro dall’Italia e’ comuque la strategia piu’ difficile, dato che le aziende Irlandesi cercano prima in loco o comunque nel nord europa, e poi provano ai paesi piu’ lontani.
Ho detto difficile, non impossibile! Infatti e’ capitato a me, ma conosco almeno altri 3 ragazzi italiani per cui e’ valsa la stessa cosa (tra cui è compreso l’autore del blog Lavora Con Noi Italia, Simone Barbone).
Il lavoro l’ho trovato tramite agenzie di recruitment.
Le agenzie in Irlanda sono ancora gratutite ( a differenza di Londra), per cui preparai un CV fatto bene, lo diedi a un buon numero di agenzie di recruitment, mi feci anche un giro a Dublino per mostrare la mia faccia.
Inizialemnte ricevetti poche offerte, tuttavia insistendo a mandare CV e a propormi per posizioni, incominciai ad avere i primi colloqui telefonici.
Di colloqui ne ho fatti tanti (penso 10 o 12), e man mano che li facevo , capivo cosa cercavano, le domande ricorrenti e comprendevo meglio l’accento e la pronuncia.
Dopo circa 6 mesi che mandavo, ebbi il primo contratto lavorativo con una grande azienda multinazionale locata a Cork.
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Quali strumenti e strategie hai adottato per trovare lavoro in Irlanda?
IL CV fatto bene e’ fondamentale.
Per mia esperienza diretta, il CV Europass viene quasi sempre scartato.
Quello che cercano qui e’ chiarezza nelle esperienze, nel livello di educazione, presenza di “parole chiave” nei cv che rispecchino in toto o in parte l’offerta di lavoro e certificazioni professionali.
La conoscenza della lingua inglese e’, ovviamente, data per scontato.
Qui le persone hanno un forte accento locale, tuttavia sono molto pazienti con in non madre lingua e cercano di ripetere con chiarezza se lo si richiede.
Tuttavia, se non riuscite a rispondere in maniera chiara anche se con un inglese base, questo e’ sicuramente un punto a sfavore.
Prima di trovare lavoro io ho fatto dei corsi professionali con certificazioni techiche (linux e project management) e ho migliorato l’inglese facendo conversazione con un madrelingua.
Ce ne sono molti in Italia, oppure si possono usare siti di apprendimento online come livemocha o corsi su computer come Rosetta Stones, che sono molto validi.
Poi mi sono fatto dei weekend e una paio di settimane a Dulbino per fare conversazione diretta con i madrelingua, che ha aiutato tantissimo.
Un altro approccio usato da miei amici e’ stato quello di venire direttamente in Irlanda, fare delle scuole di inglese a Dublino per un paio di settimante o un mese, e nel frattempo iniziare a mandare cv.
Aggiungo che le biblioteche pubbliche mettono a disposizone gratuitamente per chi lo richiede (anche temporaneamente) in Irlanda, dei corsi su computer di inglese.
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Come avvengono le selezioni per i candidati italiani: chi sta leggendo è interessato a sapere come ci si può candidare alle offerte di lavoro in Irlanda e cosa aspettarsi.
Per procurarsi un colloquio in Irlanda ci si puo’ affidare alle agenzie di recruitment, oppure si puo’ applicare direttamente dal sito dell’azienda o ancora si possono usare le offerte di lavoro via Linkedin (qui funzionano!).
Per dare un punto di partenza ai lettori del blog, potreste dare un’occhiata a www.jobs.ie oppure ai siti delle agenzie.
Le agenzie sono in genere “specializzate”, nel senso che seguono un set specifico di settori.
Per esempio, persone che lavorano nel mondo dell’informatica possono dare un’occhio ai seguenti siti:
oppure ho recentemente notato questo sito che da’ una lista di tutte le agenzie di recruitment a Dublino:
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Colloquio in Irlanda: quali domande bisogna aspettarsi?
I colloqui in Irlanda seguono quasi sempre una prassi predefinita.
Prima ti chiamano le risorse umane e/o l’agenzia di recruitment.
Ti descrivono il lavoro e l’azienda, ti fanno domande tecniche di base e poi ti organizzano un colloquio telefonico o (meglio) di persona con il manager e il suo staff.
Alcune compagnie (tipo Google, ma non solo), hanno 5 livelli di colloquio, partendo progressivamente dal piu’ facile al piu’ difficile.
Le domande tecniche sono in genere molto pertinenti, ma richiedono una risposta secca, senza troppi fronzoli.
Le domande personali possono mettere un po’ in difficolta’ tipo:
- Perche’ vuoi cambiare azienda
- Come mai vuoi venire in Irlanda?
- Hai intenzione di trasferirti permanentemente?
- Hai amici o famiglia in Irlanda?
Diciamo che l’idea dietro queste domande e’ capire se vieni solo per un’esperienza (e, quindi, puoi andartente subito), o se vuoi rimanere piu’ tempo.
Come idea generale, e’ meglio non far trasparire mai che vuoi fare un’esperienza limitata, ma dire sempre che si vuole stare per piu’ tempo.
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Quali consigli daresti agli italiani che devono affrontare un colloquio per aziende operanti in Irlanda?
E’ importante andare preparati.
Ripetersi le domande tecniche ed essere pronti a motivare la scelta di cambiare nazione/paese.
Le aziende Irlandesi tengono in buona considerazione gli italiani, tuttavia ai colloqui conta la preparazione e, soprattutto, far trasparire questa preparazione durante il colloquio.
Ripetere bene l’inglese e’ fondamentale.
Esprimersi con un inglese base va piu’ che bene, tuttavia bisogna essere in grado di capire le domande (chiedere di ripeterle non e’ un grosso problema) e di articolare una risposta coerente, chiara e concisa.
Il lavoro in Irlanda, ma anche altrove in nord europa, c’e’!
Tuttavia non te lo regalano, bisogna guadagnarselo.
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Come è l’ambiente lavorativo in Irlanda, rispetto a quello italiano?
Generalmente l’ambiente lavorativo e’ molto buono.
Capita spesso di lavorare in team con molti colleghi non irlandesi.
Il management e’ di solito Irlandese, e mai troppo stressante e comunque meglio organizzato che in Italia.
La meritocrazia c’e’, e’ chiara e chiunque lo meriti puo’ progredire.
Inoltre e’ pieno di aziende multinazionali quindi , eventualmente, cambiare non e’ difficile.
Ovviamente gli Irlandesi hanno qualche vantaggio in piu’, nel senso che avanzano piu’ facilmente di grado, tuttavia sicuramente il merito e’ aperto a tutti.
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Quali sono i 3 consigli principali per chi vuole trovare lavoro in Irlanda?
- Ripetere l’inglese! Possibilmente facendo conversazione con madrelingua o passare del tempo all’estero.
- Essere motivati e determinati: come detto il lavoro c’e’, ma non lo regalano. Capita spesso di fallire dei colloqui, ma bisogna usare il feedback che ti danno in modo da migliorare nel prossimo.
- Essere tecnicamente preparati, possibilmente con certificazioni da mostrare.
10. Quali sono i 3 consigli principali per chi vuole trovare lavoro in Irlanda?
La vita all’estero va organizzata.
In primo luogo bisogna organizzarsi con l’alloggio.
Il problema della casa e’ molto sentito in Irlanda, trovare stanze/ appartamenti subito non e’ facile.
Il primo consiglio e’ portarsi un minimo di roba e andare in ostello o usare airbnb per la prima settimana.
Ci sono vari siti per trovare una stanza in appartamento, tipo www.daft.ie, tuttavia la competizione e’ molta e i prezzi alti (soprattutto a Dublino centro e sud).
Per le ragazze c’e’ anche la possibilita’ di fare qualche mese come “au pair”, e nel frattempo cercare casa. Sistemato l’alloggio, bisogna poi farsi il PPS number. Il PPS sarebbe una sorta di codice fiscale. E’ abbastanza facile farlo, ci si reca a uno sportello del social welfare, si richiede il pps e si mostra un documento di identita’ e una prova di residenza in irlanda (generalmente una bolletta intestata a proprio nome con l’indirizzo irlandese).
Il PPS verra’ spedito all indirizzo di residenza dopo circa 2 settimante. Con il PPS poi si puo’ richiedere un conto corrente a una delle banche in Irlanda.
E’ importante notare che si puo’ iniziare a lavorare subito anche senza il PPS. In quel caso l’azienda applichera’ una “emergency tax” , che corrisponde al massimo delle tasse imponibili in Irlanda. L’importo verra’ poi restituito quando si presenta il PPS e si verifica la fascia di tasse adeguata.
Consiglio di muoversi dall’Italia con un budged da parte. Penso 2 o 3 mila euro. Giusto per stare larghi.
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Come è la vita in Irlanda? Cosa si fa al di là del lavoro?
Parliamo prima di Dublino: come citta’ offre molti divertimenti.
Ci sono pubs a volonta’ con musica dal vivo, discoteche, parchi, ristoranti, teatri e molti eventi ogni periodo dell’anno.
Il resto dell’Irlanda e’ sicuramente piu’ tranquillo. Tutti i centri abitati hanno il loro “local pub” dove in genere servono della birra ottima, ma sicuramente non c’e’ l’abbondanza di divertimento di Dublino.
Altre attivita’ molto in voga presso gli irlandesi sono le passeggiate nei parchi o nei percorsi specializzati, il trekking, gli sport di gruppo all’aperto (calcio, rugby, gaelic football ecc..).
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Torneresti mai in Italia? Perché?
Mai dire mai! Ognuno ha la sua storia personale e i propri obiettivi.
Personalmente per mantenere la mia motivazione, semplicemente non escludo nessuna possibilita’ a priori.
Certo, guardando i miei amici e familiari, la situazione lavorativa e’ ancora pessima, quindi per il momento la vedo difficile.
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Molta gente giustamente si trova demoralizzata visto il periodo economico.. Anche tu immagino avrai ricevuto tantissimi no e porte in faccia prima di trovare lavoro: cosa vorresti dire a chi è demoralizzato e a chi ha già ricevuto tanti no?
Non arrendersi! Labor omnia vincit!
Quando ci si mette determinazione, impegno ed energia per uno specifico obiettivo, i risultati arrivano sempre!
Sia che stiate cercando lavoro in Italia o all’estero, la vita vi mettera’ alla prova, ma tutti abbiamo risorse ed energie per riuscire in cio’ che vogliamo.
Inoltre bisogna aprire la mente ed avere molta flessibilita’.
Se una strada risulta per il momento bloccata, ci si deve adattare alla situazione, girarci intorno e trovare altre vie.
La staticita’ della situazione e’ un killer motivazionale.
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Infine, cosa diresti a chi non parte per l’estero perche’ non sa come fare senza la pizza e gli spaghetti, il sole e la propria comitiva di amici?
La pizza e gli spaghetti li fanno pure qua e in qualsiasi posto al mondo troverete sempre un ristorante (magari con cuochi napoletani), che fa la pizza come o meglio che a casa.
Il sole e il paesaggio del belpaese sono ineguagliabili, tuttavia non e’ che si abbandonano per sempre, anzi personalmente ho iniziato a godermi l’Italia ancor di piu’ da quando torno per periodi piu’ o meno lunghi di vacanza.
Inoltre molte aziende sono estremamente flessibili ed acconsentono a periodi di una o due settimane di lavoro da casa (telelavoro o “work from home”).
Per gli amici, beh all’estero se ne fanno di nuovi. Ormai in tutta europa ci sono tantissimi Italiani, e sicuramente anche tra gli la gente del posto ci sono sempre persone amichevoli e socievoli. Per la famiglia c’e’ sempre Skype.
Ciao e in bocca al lupo!
Crepi! Grazie Mario!
Conclusioni
Presto uscirà una guida su come trovare lavoro in Irlanda, che ti aiuterà a trovare finalmente le opportunità che stavi cercando nel paese del quadrifoglio.
Nel frattempo facci sapere la tua dai commenti qui sotto e registrati gratuitamente alla newsletter per ricevere i prossimi articoli del blog!
A presto
Simone
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