Come trasferirsi all’estero? Come trovare lavoro all’estero? Come cercare la giusta opportunità di stage o di studio all’estero?
Abbiamo spesso affrontato queste domande e provato a dare delle risposte in precedenti post.
Ad esempio, abbiamo ipotizzato come trovare lavoro all’estero in 3 step, individuato le 5 migliori aree dove cercare lavoro all’estero o fatto una rassegna di portali e offerte lavoro per l’estero, corsi di formazione e blog utili.
E ancora abbiamo raccolto in una sola pagina oltre 1000 siti di lavoro esteri divisi per stato e più di 100 tool per imparare le lingue, trasferirsi e trovare lavoro all’estero.
In questo post, però, la parola sarà per una persona che all’estero ci ha studiato, lavorato e creato una rete professionale.
Lei è Anita Da Ros e dalla sua esperienza con lavoro e studio all’estero ha creato Kiiva International.
Si tratta di una vera e propria rete di specialisti che aiutano chi è alla ricerca di: esperienze di studio all’estero, vacanze studio e corsi di formazione, offerte di stage e lavoro all’estero.
Anita sarà l’ospite dell’intervista su come trasferirsi e trovare opportunità di lavoro, stage o studio all’estero.
Sentiamo quali sono i suoi consigli…
Come Trasferirti e Trovare Offerte di Lavoro e Stage, Opportunità di Studio e Formazione all’Estero [Intervista ad Anita, di KIIVA International]
Ciao Anita, un saluto dalla community di Lavora Con Noi Italia. Ci spieghi perché secondo te è importante fare un’esperienza di studio o lavoro all’estero?
Ciao a tutta la community e grazie mille per questa opportunità!
Sono davvero molto felice di poter spiegare ai giovani cosa significhi fare un’esperienza all’estero, perché sono certa che aiuti a crescere sotto molti punti di vista.
Vivere all’estero significa mettersi in gioco, uscire della propria zona di comfort per poter accelerare il processo di maturazione personale e professionale.
La quotidianità di una città cosmopolita ti porta, infatti, a confrontarti con mentalità, culture e modi di intendere lavoro e business che sono spesso molto differenti dai tuoi.
Tutto questo, abbandonati pregiudizi e consuetudini, ti consentirà di misurarti con un mondo globalizzato dove il rispetto per la diversità sarà motivo di unione, amicizia, crescita e condivisione.
Un’esperienza totalizzante in grado di restituirti una visione nuova del mondo, dei rapporti, del lavoro.
Raccontaci brevemente il tuo percorso. Come mai hai deciso di andare all’estero per fare esperienza e in base a quali criteri hai scelto le tue destinazioni, studi e lavori?
Ho deciso che sarei andata all’estero all’età di 16 anni, spinta un po’ dalla curiosità e un po’ perché scoraggiata dalla situazione che si andava delineando in Italia.
Compiuti i 19 anni ho scelto quindi l’Inghilterra perché mi consentiva di imparare la lingua e di vivere a Londra, città di cui mi ero innamorata durante un viaggio qualche anno prima.
Quando sono arrivata non sapevo cosa mi avrebbe atteso e non avevo un’idea precisa di cosa volessi raggiungere: volevo solo stravolgere la mia vita e darmi un’opportunità.
Sono partita da un paesino di 2.000 abitanti con una conoscenza basilare della lingua e senza alcun contatto in loco. Per circa un anno ho lavorato come barista e cameriera in vari ristoranti mentre frequentavo una scuola di inglese tutte le mattine.
Tutto è cambiato con il tempo: ho conosciuto nuove persone e da li è nata l’idea di continuare gli studi universitari.
Grazie all’università e agli aiuti dello student finance ho potuto laurearmi e trascorrere 6 mesi in America alla San Francisco State University.
Ho trascorso 6 anni tra UK, USA e Spagna. Concluso il percorso di studio triennale in Relazioni Internazionali e Politica ho conseguito un Master al King’s College. Non sono mancate le opportunità di fare esperienze lavorative in giro per il mondo, tra cui il Parlamento Inglese, una ONG a San Francisco e alcune aziende tra Spagna e UK.
Una volta tornata in Italia, grazie alle esperienze acquisite, ho trovato subito lavoro come amministratrice dei fondi pensione NATO; successivamente ho avuto modo di occuparmi di microcredito. Nel Gennaio 2016 ho finalmente deciso di intraprendere la strada dell’imprenditoria ed ho avviato Kiiva International.
Le esperienze di lavoro e studio all’estero e la passione per il lavoro con i giovani sono la mia motivazione e fanno sì che possa utilizzare la mia esperienza al servizio dei ragazzi.
Come sei arrivata a creare il progetto di Kiiva International e a cosa serve esattamente? Quali sono le opportunità per studenti e neolaureati e per professionisti con esperienza?
Come raccontavo poco fa sono partita dal basso e tutto quello che ho fatto è frutto di opportunità che sono a disposizione di tutti giovani.
Per questo ho fondato Kiiva, per permettere a chiunque abbia un progetto di studio, lavoro o stage all’estero di concretizzarlo.
Offriamo servizi rivolti sia a ragazzi e studenti sia a professionisti, principalmente divisi in 2 categorie.
Studio e Stage all’Estero
Per gli studenti lo stage all’estero rappresenta un’occasione unica per crescere professionalmente, capire che strada percorrere nel proprio futuro, ma soprattutto testare il livello linguistico per 8 ore al giorno, molto meglio di un classico corso di lingua.
Inoltre, è importante per i giovani fare esperienze diverse, perché ormai il solo studio non basta più. La competizione diventa sempre più elevata e a parità di età i ragazzi di altri paesi sono spesso più preparati o hanno maturato skills da professionisti.
Per quanto riguarda opportunità di studio e stage all’estero, offriamo viaggi studio itineranti in Irlanda con ragazzi da ogni parte del mondo: ogni giorno ci si sposta e si vive la vacanza parlando inglese “h24”.
Abbiamo inoltre dei camp estivi incentrati sullo sport o sulla musica con il corso di lingua la mattina (per ragazzi 13+).
Diamo supporto allo studente che intende iscriversi in un’università estera per la triennale, il master o il dottorato. Seguiamo lo studente dalla A alla Z e abbiamo istituito delle consulenze private per fornire al cliente tutte le informazioni necessarie al trasferimento nel paese scelto, compresa anche la parte burocratica.
Uno dei servizi a cui teniamo di più è lo stage all’estero: questo è rivolto sia ai ragazzi con più di 16 anni, che potranno fare all’estero le ore di alternanza scuola-lavoro, sia ai ragazzi con più di 18 anni. Lo stage è solo un primo passo verso il lavoro desiderato, un modo per fare una prima esperienza nel settore.
Per i professionisti offriamo corsi di lingua “business” in varie nazioni oppure l’ “English at Home”, specifico per il miglioramento della lingua inglese, con l’opportunità di vivere direttamente a casa dei nostri insegnanti Venetia e Micheal (ex manager di una società finanziaria).
Lavoro all’Estero
Per quanto riguarda invece il lavoro all’estero, offriamo supporto alla corretta stesura di un CV, di una Cover Letter e prepariamo i candidati ad affrontare con successo un colloquio di lavoro grazie ad incontri frontali con i nostri esperti madrelingua.
C’è qualcosa che porteresti subito dall’estero e che secondo te farebbe davvero bene all’Italia?
In UK facevo lo student ambassador ed è il lavoro che ho amato di più: andavo nelle scuole a parlare con bambini dai 5 anni in su della mia esperienza universitaria, ed era incredibile!
Ho pensato di poter ricreare quel sistema anche in Italia. Credo moltissimo nelle potenzialità dei giovani e amo il mio paese, per questo proponiamo alle scuole una serie di incontri completamente gratuiti di circa 1 ora, durante i quali informiamo i ragazzi sulle opportunità a loro riservate all’estero.
L’estero è spesso visto come un posto migliore rispetto a quello che offre l’Italia, ma credo che se i nostri giovani andassero all’estero consapevoli di ciò che troveranno, avranno anche l’opportunità di prendere ciò che di buono c’è all’estero e riportarlo nel nostro paese per migliorare l’Italia, che diciamocelo è di sicuro il paese più bello del mondo!
Un’altra cosa che mi ha lasciato l’esperienza in UK è il focus per il customer service, sembra una cosa banale ma l’attenzione e la cortesia per il cliente determinano la qualità dei tuoi prodotti e servizi e io credo che ci sia molto da imparare in Italia sotto questo punto di vista.
Veniamo alle cose più pratiche… Curriculum: come deve essere realizzato per trovare lavoro all’estero? Ci sono differenze sostanziali dal cv italiano?
Si assolutamente, il curriculum vitae all’estero è davvero importante e deve essere curato nei minimi particolari.
Un primo consiglio potrebbe essere quello di non utilizzare un CV standardizzato, come ad esempio l’Europass.
In molti paesi all’estero dovrete presentare un curriculum in inglese, chiaro e conciso, al massimo di due pagine, con alcuni esempi che provino le vostre abilità.
Le competenze trasversali sono importantissime, inoltre, per arricchire i curriculum dei candidati che hanno poche esperienze lavorative all’attivo: queste vi consentiranno di apparire competente e professionale, consapevole delle vostre capacità.
Per quanto riguarda il colloquio di lavoro all’estero, invece?
I colloqui di lavoro all’estero e quelli in Italia sono simili.
Durante un colloquio di lavoro è molto importante prestare attenzione alle domande del selezionatore per cercare di capire con anticipo lo scopo ultimo per il quale la domanda è stata posta.
E’ consigliabile cercare di instaurare un rapporto cordiale e disteso pur mantenendo ovviamente un atteggiamento professionale.
I selezionatori non vogliono mettere in difficoltà i candidati e spesso le domande più scomode come “parlami dei tuoi punti di debolezza” sono fatte apposta per testare alcune abilità, quali la capacità di risposta sotto stress oppure la prontezza a fronteggiare domande o situazioni inaspettate.
In base a quali criteri si dovrebbe scegliere la destinazione e il proprio percorso di studio o lavoro all’estero?
Io credo che i criteri di scelta siano personali. Certamente ci sono alcuni parametri da tenere in considerazione, come l’evoluzione del mondo del lavoro.
Un articolo della rivista “Wired” di qualche giorno fa riportava: “Il rapporto Unioncamere 2015 afferma che nel 2020 le competenze digitali saranno necessarie per l’85-90% dei lavori, in linea con quanto evidenziato dal governo UK che nel report ‘ the Future of Work: Jobs and Skills 2010’ stima che entro il 2020, il 50% dei lavoratori saranno millenials e per tale ragione abilità tecnologiche, competenze trasversali e multidisciplinari, attitudine all’innovazione e alla creatività, aumento della responsabilità individuale e mobilità saranno imprescindibili”.
Questo articolo è molto chiaro, il mondo del lavoro sta cambiando, ma noi stiamo cambiando con esso? Siamo pronti a concepire il lavoro in modo nuovo e completamente diverso?
Stanno nascendo così tanti lavori e corsi di studi che spesso i ragazzi si trovano disorientati dall’offerta, oppure proprio non la conoscono e per questo considerano.
Kiiva International si occupa anche di questo: presentare le nuove opportunità ai ragazzi aiutandoli ad indirizzarsi verso una carriera che sia al passo con i tempi.
Qual è stata la tua città estera preferita e perché?
Ci sono moltissime città che amo perché non appena ne ho la possibilità mi ritrovo a viaggiare. Le città in cui ho vissuto (Londra, San Francisco e Girona), però le ho amate tutte e tre in modo differente, e di tutte mantengo un ricordo positivo.
Londra è sicuramente quella che conosco meglio e mi sentirò sempre di poter chiamare “casa”.
Ricordo ancora la gioia che provavo quando, seduta sull’autobus, attraversavo il Tamigi mirando dall’alto i palazzi e l’acqua scintillante e pensando a quanto fossi fortunata a poter vivere in una città così piena di storia e cultura e tanto diversa dal piccolo paesino da cui provenivo. Mi sentivo molto fortunata!
Quali progetti hai per il futuro?
Sto sviluppando un nuovo progetto che aiuterà i giovani a fare delle esperienze di stage all’estero e a breve lanceremo anche il nuovo sito da cui sarà facilissimo trovare la soluzione più adatta al proprio caso, interfacciandosi direttamente con le aziende.
Chi fosse interessato può compilare il form sul sito: www.stage-air.com e lasciarci i suoi dati, verrà ricontattato per ricevere maggiori informazioni.
Tra l’altro abbiamo in serbo un’opportunità speciale per tutti coloro si iscriveranno al sito: in omaggio riceveranno la documentazione che li aiuterà a sviluppare un ottimo cv e cover letter.
Questo blog esalta e promuove le iniziative made in Italy, anche se con iniziative per l’estero in questo caso ;)! Ci dici come possono contribuire gli investitori e i vostri fan per supportare la vostra iniziativa?
Vi ringrazio per questa opportunità: mi piacerebbe raggiungere quanti più ragazzi possibile e poter presentare loro le opportunità di stage e di carriera all’estero, perché tengo molto al loro futuro e sono convinta che un’opportunità simile possa essere un fantastico momento di crescita e confronto.
Insegnanti, professori, genitori o dirigenti scolastici interessati alla presentazione gratuita, privati che vogliono ricevere informazioni senza impegno riguardanti il progetto estero di loro interesse, business angels/investitori o chiunque altro fosse interessato ad investire nel nuovo progetto StageAir, possono trovarci e contattarci dal sito www.Kiiva-International.com
Mi auguro che i giovani possano guardare al proprio futuro con maggiore soddisfazione e sete di conoscenza. Siete il futuro di questo meraviglioso paese!
Conclusioni
Grazie per le informazioni e per l’entusiasmo di Anita di Kiiva International.
Hai già fatto o hai intenzione di fare esperienze di lavoro, stage o studio all’estero? Cosa ne pensi?
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